Banche Usa, dopo Svb fallisceanche Signature. Tesoro e Fed: protezioni al 100% dei depositi
Cresce la paura di contagio finanziario tra leauthority, che intervengono con misure eccezionali.Nuova linea di credito Fed per istituti in affanno
Unʼaltra banca americana nella bufera va a gambe allʼaria e il timore dicontagio nel sistema finanziario si aggrava. Abbastanza da spingere leautorità statunitensi a correre ai ripari con unʼondata di misurestraordinarie e aggressive: rilevare gli istituti in crisi, garantire i depositi efermare le scosse di terremoto prima che sfuggano al controllo. A cadereed essere presa in mano dalle authority domenica sera è stata SignatureBank a New York, specializzata in servizi al settore legale e immobiliare eaffondata da scommesse sulle criptovalute, dopo il crack sofferto negliultimi giorni dalle californiane Silicon Valley Bank e Silvergate.
Depositi garantiti integralmente.
Lʼintervento su Signature ha destato sorpresa: finita sotto pressione, eraparsa ritrovare la calma. Ma Tesoro, Federal Reserve, Fdic, hanno fattoben di più: in contemporanea con la mossa sull’istituto newyorchese,hanno fatto scattare un’eccezionale rete di salvataggio dei depositiafflitti: hanno promesso che i clienti degli istituti non subiranno alcunaperdita, saranno risarciti immediatamente e completamente, nonostanteformalmente lʼassicurazione federale sui depositi si fermi a 250.000dollari. In tutto Silicon Valley Bank e Signature hanno quasi 300 miliardi didollari in depositi. Se necessario la Fdic, che li copre, per recuperareeventuali perdite imporrà una speciale imposta su tutte le banche,sfoderando un potere che ha al fine di scongiurare terremoti sistemici.Eviterà così di orchestrare un impopolare salvataggio pagato dalle cassepubbliche e in ultima analisi dai contribuenti.
Nuova linea di credito Fed.
I provvedimenti non si fermano: la Fed aprirà subito una nuova linea dicredito – battezzata Bank Term Funding Program (Btfp) – a disposizionedi ogni istituto che ne abbia bisogno, sempre con lʼobiettivo di proteggereal massimo i depositi, offrendo prestiti della durata di un anno. Per fardecollare questo programma ricorrerà a un fondo del Tesoro da 25miliardi di dollari in passato utilizzato per stabilizzare i mercati valutari. Agaranzia dei prestiti concessi la Fed accetterà poi dalle banche titoli delTesoro e di altri enti pubblici al loro originale valore, non a quello svalutatodi oggi a causa dei forti rialzi dei tassi di interesse decisi dalla stessa Fede che hanno reso più precarie le risorse e condizioni di una serie diistituti. In questo modo le banche avranno diritto a prestiti più elevati.
Lo spettro del bank run
Le inedite misure sono intese a scongiurare un cosiddetto “bank run”, diuna drammatica fuga dalle banche, soprattutto grandi e meno grandibanche regionali, da parte di clienti con ingenti depositi e in cerca disicurezza. Molti invitano a non paragonare troppo facilmente la crisiattuale con il tracollo del gigantesco mercato immobiliare e dei suoioscuri derivati nel 2008, che travolse istituti in generale sottocapitalizzati.Ma una fuga da un numero crescente di banche potrebbe comunquescuotere la fiducia nel sistema e diventare difficile da arginare,trasformando episodi inizialmente isolati in panico e instabilità dellʼinterouniverso finanziario, dal credito alle piazze azionarie e allʼeconomia. Espazzando via anche rassicurazioni del governo non sostenute da nuovaazioni – comprese le dichiarazioni del Segretario al Tesoro Janet Yellen dipoche ore prima che il sistema resta nell’insieme “sicuro”. Ancorato dallasolidità conquistata con riforme, dopo la passata crisi,a base di miglioresorveglianza e a imporre più severi requisiti. Va tuttavia ricordato che perbanche quali SVB proprio le regole prudenziali erano state ammorbiditenegli anni scorsi sotto la pressione di campagne della lobby del settore.
Regulators sorpresi a caccia di riscossa
Ancora una volta, oltretutto, i regulators sono parsi colti di sorpresa dainuovi crack bancari, rendendo per loro semmai più urgente mobilitarsiper evitare il ripetersi di momenti sempre più bui. Detto fatto: “Icorrentisti avranno accesso a tutti i loro soldi da lunedì 13 marzo” hannocosì fatto sapere Fed, Tesoro e Fdic in un comunicato congiuntoriferendosi a Silicon Valley Bank (SVB). “Nessuna perdita associata con larisoluzione” della crisi di SVB “sarà a carico dei contribuenti”, hannoaggiunto. Una simile strategia sarà seguita anche per Signature Bank.“Alla luce degli eventi di mercato”, hanno confermato le autorità bancariedi New York che hanno agito accanto a quelle federali, i consumatorisaranno protetti. Nel loro insieme le iniziative intraprese “dimostrano ilnostro impegno a compiere tutti i passi necessari per assicurare che irisparmi siano sicuri”, ha sottolineato la cordata dei regulators.