Lo spettro di nuovi lockdown frena le Borse, -1,6% Milano. Petrolio giù del 5%
Fonte: Il Sole 24 Ore
Timori per la diffusione della variante Omicron e per le possibili restrizioni introdotte dai Governi, ma anche lo stop negli Usa al piano di rilancio dell’economia “Build Back Better” dell’Amministrazione Biden
Chiusura in netto calo per le Borse europee in una seduta segnata dai timori per possibili nuovi lockdown a causa della variante Omicron, dopo la notizia dello stop al maxi piano Usa su clima e welfare “Build back better”. Forti vendite sul barile di petrolio.
Omicron, piano Usa e Cina i fattori negativi
A Piazza Affari il FTSE MIB +0,75% ha chiuso sopra i minimi di seduta segnati sotto quota 26mila punti. A Francoforte giù il DAX 40 +0,66% e a Parigi il CAC 40 +0,75% Un ulteriore elemento negativo per i mercati azionari è arrivato dalla Cina, dove la banca centrale ha deciso di tagliare il “loan prime rate”, che molti osservatori interpretano come risposta a un rallentamento dell’economia più marcato del previsto. Gli investitori appaiono preoccupati per la possibilità che vengano introdotte nuove misure restrittive per contrastare la diffusione della variante Omicron del coronavirus: dopo i Paesi Bassi anche Germania e Regno Unito dovrebbero varare ulteriori limitazioni. Sul fronte vaccini, tuttavia, sono arrivate indicazioni positive: l’Ema ha approvato il vaccino Novavax e Moderna ha comunicato che la dose booster aumenta la protezione anche contro Omicron, variante su cui partiranno sperimentazioni per un vaccino specifico. Intanto dagli Usa il “no” annunciato del senatore democratico Joe Manchin al piano “Build back better” da circa 2mila miliardi di dollari – considerato importante per la ripresa economica – fa mancare per ora i numeri per l’approvazione al Senato.
Wall Street male, Goldman abbassa stime sugli Stati Uniti
In evidente flessione anche per Wall Street, che chiude con Dow Jones a -1,23%, Nasdaq a -1,24% e S&P 500 a -1,14%. Alla notizia del ‘no’ di Manchin, Goldman Sachs ha tagliato le sue previsioni di crescita degli Stati Uniti (nel primo trimestre 2022, crescita rivista dal 3% al 2%) mentre negli Usa avanza la variante Omicron con oltre 156mila casi registrati lo scorso venerdì. Sul fronte azionario, in difficoltà i titoli legati alle riaperture, come le società di navigazione e le compagnie aeree: Royal Caribbean, American Airlines in netta flessione. Notizie positive da Moderna, che ha annunciato i dati preliminari sulla dose di richiamo del suo vaccino, che aumenta gli anticorpi contro Omicron di 37 volte.
Debutto sul listino americano per Ermenegildo Zegna, la storica azienda di abbigliamento che si presenta a Wall Street con una capitalizzazione di 2,4 miliardi di dollari: il titolo mostra un rialzo intorno al 10% sul valore di collocamento di 10,14 dollari per azione.
Diasorin risale, bene Prysmian. Cnh la peggiore
A Piazza Affari risveglio per Diasorin -0,24% dopo il -11% circa di venerdì 17 dicembre alla presentazione del piano industriale al 2025: secondo gli analisti di Mediobanca i target del piano «sono inferiori al consensus per quanto riguarda ricavi e margini, soprattutto per il 2022 quando l’ebitda è previsto a 426 milioni, vale a dire del 14% al di sotto del consensus». Gli esperti di Piazzetta Cuccia hanno quindi tagliato la raccomandazione sul titolo a “neutral” dal precedente “outperform” e prevedono che «il titolo venga penalizzato dalla revisione delle stime di consensus soprattutto nel breve termine». In evidenza Prysmian +1,26% che ha ottenuto una commessa da circa 900 milioni di dollari per il cablaggio di due parchi eolici offshore negli Stati Uniti. Pesanti sul Ftse Mib Cnh Industrial +1,96%, Exor +1,18% e Stellantis +1,09%. Male tra i finanziari Mediobanca. Investitori alla finestra su Telecom Italia +0,25%: nell’ultimo cda c’è stata l’uscita del ceo Gubitosi ma ancora nessuna apertura formale all’offerta di KKR su cui resta molta incertezza.
Mps in discesa, verso aumento di capitale da 2,5 miliardi
Al di fuori del Ftse Mib pesante Bca Mps +0,26%, mentre il mercato valuta il piano industriale presentato venerdì. Nel dettaglio, il cda dell’istituto toscano ha fissato a 2,5 miliardi l’aumento di capitale da realizzare entro il 2022, e prevede «una discontinuità del business model per una nuova e più snella Mps, una radicale semplificazione del modello operativo e della struttura del gruppo, la prosecuzione del processo di de-risking e la creazione di valore per un’adeguata remunerazione agli azionisti». Per quanto riguarda i target finanziari, il piano stima un cost-income ratio al di sotto del 60% entro il 2024, un costo del rischio di circa 50 punti base, un utile pre-tasse di circa 700 milioni nel 2024 con un Rote di circa 8,5-9% nel 2024 e all’11% nel 2026.
Spread sale a 129 punti, tonfo petrolio
Chiusura in rialzo per lo spread tra BTp e Bund sul mercato secondario telematico Mts. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (IT0005436693) e il titolo di pari durata tedesco al termine delle contrattazioni della seduta si attesta a 129 punti base, dai 127 punti del closing di venerdì scorso. Sale anche il rendimento del BTp decennale
benchmark, che si attesta allo 0,94 dallo 0,92% del riferimento finale precedente.
Sul mercato dei cambi, euro/dollaro poco mosso a 1,1293 dollari da 1,1277 venerdì in chiusura. Pesanti vendite sul barile di petrolio : il contratto gennaio del Wti cede il 5% a 66,6 dollari al barile, mentre la consegna febbraio sul Brent scivola di oltre il 5% a 69,8 dollari.
Cile: Borsa e peso ko dopo le presidenziali
Seduta di forti ribassi per la Borsa di Santiago, dopo la vittoria alle elezioni presidenziali cilene del candidato della sinistra Gabriel Boric sul rivale di estrema destra Jose’ Antonio
Kast. Nella prima parte degli scambi, la Borsa cilena è arrivata a perdere il 6,83%, salvo poi recuperare qualche posizione. In forte calo anche il peso cileno, che è arrivato a perdere oltre il 3%: il dollaro e’ scambiato a 872 pesos, circa 30 piu’ della chiusura di venerdi’, portandosi ai massimi da marzo 2020 e registrando il balzo giornaliero maggiore dal 2008. Boric, nel suo primo discorso dopo la vittoria, ha detto di voler rafforzare la responsabilità fiscale – ossia aumentare le tasse – e l’economia, ma in precedenza aveva detto di voler anche rivedere un modello economico fortemente orientato al mercato, cosa che ha
sostenuto la crescita del Paese, ma ha anche ampliato le disuguaglianze.